Vinicio Coppola
QUELLA BOTTEGA D’ARTE IN PIAZZA DEL FERRARESE
Lo studio di Ignazio Lopez, nel centro storico di Bari, è testimonianza di un magistero che ha lasciato il
segno in città, quello di Francesco Spizzico.
Quella bottega d’arte, in piazza del Ferrarese con i fratelli Raffaele e Francesco era il luogo d’incontro di
artisti come De Robertis, Vincenzo Ciardo e Amerigo Tot ma anche cenacolo a cui partecipavano giornalisti
e architetti.
In quell’atmosfera così stimolante è iniziato per Lopez un severo apprendistato fatto di tecniche ma
anche di amore per la bellezza.
Se la materia ha bisogno dell’arte per rivestirsi della forma, la terra si sublima attraverso una mente che
crea, spinta da un impulso desiderante.
Lopez, con le lucerne canosine, i rosoni di cattedrali romaniche, le antefisse nicolaiane, le bambole e
candelieri appuli, trasmette emozioni autentiche. Un’autenticità che si rivela in un linguaggio fatto dei
simboli della cultura di appartenenza.
La devozione a San Nicola traspare in quasi tutte le opere, specie nelle acquasantiere e nei rosoni, dove
si possono ammirare, a cerchi concentrici, ora il pastorale, ora i tre sacchetti d’oro, ora le caravelle, protagoniste, come si sa, del sacro furto, e i delfini che lo scortarono fino all’approdo in terra di Bari. Così i pannelli che si ispirano ai rotoli degli Exultet, conservati nel Museo diocesano di Bari, tangibili testimonianze nate dall’estro del nostro poliedrico artista. Attirano la nostra attenzione, per la varietà dei colori e per la singolarità dei soggetti ripresi, il Cristo Pantocrator, la benedizione del cero, l’Omega e la E dell’Exultet.
Tormento ed estasi della creatività. L’uno e l’altra si manifestano in ogni fatica del pittore, scultore e ceramista, compresa la stele policroma realizzata in occasione del congresso eucaristico, svoltosi a Bari nel 2005.
La mostra sul racconto di Ulisse che Ignazio Lopez ha preparato, è una rivisitazione in chiave contemporanea dei temi più interessanti della mitologia, un’ulteriore attestazione di estro, fantasia, creatività ma soprattutto di impegno nella ricerca. L’arte di Ignazio Lopez diventa la sua autobiografia che si costruisce e si consolida, per raccontarsi e sentirsi raccontare.
Vinicio Coppola
Critico d’arte